6 ore al San Camillo

Sono reduce da una lunga attesa al pronto soccorso del San Camillo di Roma.

E non è tanto che sento ancora addosso la puzza dei quattro barboni e dei due zingari che mi erano seduti accanto o l’attesa di ben sei ore passate su scomode sedie di plastica, quanto l’assoluta mancanza di comunicazione con lo staff ospedaliero.

Una frattura del femore a 86 anni penso sia una cosa abbastanza grave quanto comune per un anziana. Se una persona strilla appena la si muove, qualcosa sotto c’è.

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